Le etichette energetiche per gli elettrodomestici sono un documento fondamentale da considerare al momento dell'acquisto di un nuovo elettrodomestico.
Grazie ad esse riusciamo a farci un'idea dei costi di utilizzo dell'elettrodomestico in questione; inoltre informa i consumatori su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello di prodotto in vendita.
Le normative dell'UE, attualmente in vigore, prevedono che le etichette energetiche per gli elettrodomestici devono essere esposte su tutti i prodotti, anche se ancora imballati, così da essere visibili per gli acquirenti. In caso di acquisti online queste stesse caratteristiche devono essere ben specificate nella scheda tecnica del prodotto.
Questo sistema ha favorito la produzione di prodotti sempre più efficienti ma è diventato una delle maggiori discriminanti d'acquisto. Le classi energetiche erano strutturate dalla A alla D con l'utilizzo di simboli quali + e - per indicare il maggior o minor impatto sull'ambiente e sui consumi.
Ciò, però, ha portato ad un ampliamento degli insiemi, tali da non permettere più una netta distinzione.
Per queste ragioni, e per facilitarne la comprensione, l'UE ha previsto la modifica delle classi energetiche che a partire dal 1° Marzo 2021.
Le etichette energetiche, dunque, prevedranno un sistema a classi che vanno dalla A (elevata efficienza) fino a G (bassa efficienza), senza più l'utilizzo di simboli.
Dopo il 1° Marzo 2021 è ancora possibile trovare prodotti con la vecchia etichetta energetica, ma questi prodotti potranno essere venduti solo fino al 30 Novembre 2021.
L'unica eccezione sono le “sorgenti luminose”, cioè lampade, lampadine e faretti a LED, che dovranno adottare la nuova etichettatura solo a partire da Settembre 2021.
Purtroppo non esiste una tabella di conversione tra la vecchia e la nuova etichetta energetica, questo perchè la nuova etichetta nasce proprio con l’esigenza di andare oltre quella vecchia, offrendo al consumatore un’informazione più esaustiva e trasparente sul reale consumo di un elettrodomestico.
Ad oggi sono davvero pochi i prodotti che rientrerebbero nella vecchia classe A+++ e solo con nuovi test andrebbero ricollocati nelle nuove classi.
Questa procedura è nata anche dall'esigenza di stimolare le aziende e spingerle verso una produzione eco-compatibile.